Valutazione e miglioramento

Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d’intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che, ovviamente, non possono prescindere da quanto formulato nel RAV dell’istituto.

La scuola individua come priorità strategica la riduzione della differenza in negativo nei risultati delle prove Invalsi di italiano rispetto al punteggio medio delle scuole con background simile: migliorare, infatti, le performance degli studenti in italiano alle prove nazionali standardizzate, significa potenziare quelle abilità di lettura, e linguistiche più in generale, che sono fondamentali per comprendere la realtà e che risultano strumentali per l’acquisizione di qualsiasi altra competenza. Ridurre la varianza tra le classi alle prove Invalsi, nonché la varianza degli esiti di apprendimento tra le classi dell’istituto, risponde, pertanto, all’esigenza di innalzare il livello medio degli apprendimenti di tutti gli studenti della scuola.

Un’altra priorità strategica della scuola viene individuata nel miglioramento delle competenze chiave e di cittadinanza, secondo quanto raccomandato dal Parlamento e dal Consiglio europeo per l’attuazione della strategia di Lisbona, perché tali competenze sono quelle che tutti gli studenti devono acquisire, alla fine del loro percorso di istruzione e formazione, per la realizzazione e lo sviluppo personali, per la cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e l’occupazione.

Le priorità e i traguardi individuati nel RAV sono in sintesi declinabili in:

  • miglioramento dei risultati di italiano nelle prove nazionali standardizzate;
  • miglioramento delle competenze chiave e di cittadinanza;

Altre priorità, previste dalla legge 107/15, che la scuola individua sulla base delle esigenze formative dei propri studenti e che intende sviluppare nel corso del triennio, sono

  • potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche;
  • aumento del numero degli alunni ammessi alla classe successiva con valutazioni > o = a 7, anche nell’ottica del recupero di quella che viene definita dispersione strisciante o latente;
  • aumento del numero di studenti che conseguono certificazioni linguistiche;
  • aumento del numero degli studenti che proseguono gli studi e che superano i testi di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso.

Si intende raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV attraverso:

  • il miglioramento della progettazione didattica,
  • l’utilizzo di una didattica innovativa e laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze e che prevede la diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle consegne e dei percorsi di apprendimento,
  • l’adeguamento dei processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze,
  • l’aumento delle attività e le azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica della realtà e della sua complessità. Solo migliorando la metodologia didattica, attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti, si otterrà il miglioramento dei risultati.

Pertanto, per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa, vengono individuati, in ordine di preferenza, i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati:

    1. Potenziamento umanistico;
    2. Potenziamento in materia di cittadinanza attiva e democratica;
  1. Potenziamento della didattica innovativa e laboratoriale;
  2. Potenziamento nell’uso delle tecnologie informatiche in didattica;
  3. Potenziamento scientifico;
  4. Potenziamento linguistico;