Piano di inclusione

La disabilità è la condizione personale di chi, in seguito ad un handicap, ha una ridotta capacità d’interazione con l’ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, e pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.

Il concetto di disabilità è cambiato nel corso degli anni: i fattori biomedici e patologici non sono gli unici presi in considerazione, ma si considera anche l’interazione sociale. Per definire questa condizione è stato coniato il neologismo “diversamente abili”, che enfatizza il concetto di abilità a tutti i costi ponendo l’attenzione sulla differenza qualitativa nell’uso delle abilità, e che viene utilizzato per specificare come attraverso modalità diverse si possano raggiungere gli stessi obiettivi. Si pone pertanto il problema di affiancare, in ambito pedagogico e culturale, al concetto di “integrazione” il concetto di “inclusione”, spostando l’attenzione dall’educazione speciale in senso stretto alla diversità intesa come valore in sé, e al suo riconoscimento in “una scuola per tutti”.

Il progetto formativo complessivo della nostra scuola è, infatti, un “progetto inclusivo” impostato sulla collaborazione tra docente specializzato e docente curriculare, che permette di rispondere ai bisogni educativi di tutti gli studenti.

Il Piano d’Inclusione è parte integrante del PTOF d’Istituto e si propone di definire buone pratiche comuni all’interno dell’Istituto e di delineare prassi condivise di carattere:

  • amministrativo e burocratico (documentazione necessaria);
  • comunicativo e relazionale (prima conoscenza);
  • educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del Consiglio di Classe);
  • sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o   con gli specialisti per la costruzione di un progetto di vita)